Salute: imprese omeopatia, bene il Tar su aumento tariffe
E’ certamente un passo importante per l’industria omeopatica, per i pazienti e per i medici”: così Fausto Panni, presidente di Omeoimprese, associazione che riunisce le imprese che producono farmaci omeopatici, commenta la notizia della bocciatura, da parte del Tar, del decreto ministeriale del 21 dicembre 2012 che imponeva aumenti di circa l’800{9420b2ac011985c9f44e9bd8732bd9e01f4605ac6abd96717ce1ce9646033315} per la registrazione e il rinnovo, presso l’Agenzia del Farmaco Italiana, dei prodotti. “Il nostro ricorso è stato accolto – prosegue Panni – le tariffe di rinnovo e registrazione semplificata vanno aumentate solo del 10{9420b2ac011985c9f44e9bd8732bd9e01f4605ac6abd96717ce1ce9646033315}”, come prevede attualmente la legge. I problemi per il settore, però, non sono finiti, fanno notare le aziende.Resta aperta la trattativa con il ministero della Salute e l’Aifa per semplificare l’iter burocratico e per allungare i tempi previsti per la presentazione delle domand e di registrazione, ora fissata al 31 dicembre 2015. A partire dal primo gennaio 2016, infatti, solo i medicinali omeopatici autorizzati, potranno continuare ad esser venduti. “Ora – commenta in merito Panni – ci aspettiamo che il Ministero della Salute, che si è impegnato anche con il Parlamento, intervenga rapidamente sui tempi di presentazione delle domande di rinnovo e sulla semplificazione della documentazione richiesta”. (ANSA