Scagionati i colliri omeopatici Conisan A e Conisan B

Alla fine del 2008 il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Roma ha disposto l’archiviazione del procedimento perché le indagini hanno chiarito, con adeguate analisi, che i colliri Conisan A e Conisan B della Vitorgan non erano contaminati da alcun organismo potenzialmente dannoso.

“Conoscendo la qualità dei processi produttivi della Vitorgan, eravamo certi che si sarebbe arrivati a chiarire la totale estraneità ai fatti dei nostri colliri” afferma Valentino Corradi, presidente di IMO. “Purtroppo abbiamo dovuto attendere due anni ciò che avrebbe potuto essere fatto in pochi giorni.”

Nel settembre 2006 l’Agenzia del Farmaco disponeva il sequestro, su tutto il territorio nazionale, dei colliri omeopatici Conisan A e Conisan B della ditta Vitorgan in seguito ad una segnalazione da parte dell’Azienda Ospedaliera Umberto I di Roma.

Giornali, radio e televisioni hanno dato grande risalto alla notizia, spesso riportata per più giorni nei titoli di testa, sottolineando la pericolosità dei due colliri omeopatici.
Sono stati vani i tentativi di IMO, l’azienda distributrice, e Vitorgan, il produttore tedesco, di accelerare l’iter di accertamento delle responsabilità che hanno portato un paziente alla perdita di un occhio a causa di infezione da Pseudomonas Aeruginosa. Si attendeva l’iniziativa della magistratura, che dopo due anni è arrivata a scagionare i due colliri omeopatici come causa della grave menomazione.

Il 4 novembre 2008 il Giudice per Indagini Preliminari del Tribunale di Roma ha disposto l’archiviazione del procedimento in quanto “le indagini preliminari non hanno rilevato, nei campioni sottoposti a sequestro dopo la comunicazione di notizia di reato, la presenza di organismi virali o batterici potenzialmente dannosi per la salute pubblica tal che non appaiono configurabili fattispecie di reato procedIbili d’ufficio”.

La disposizione è stata presa in seguito a richiesta del Pubblico Ministero, che con atto del 24.10.2008 ha affermato : “le analisi chimiche e batteriologiche eseguite dall’Istituto Superiore di Sanità, hanno evidenziato la totale assenza in tutti i campioni esaminati di collirio CONISAN, dei quali se ne è disposto il sequestro preventivo a livello nazionale, sia del batterio Pseudomonas Aeruginosa, che di qualsiasi altro organismo di natura virale o batteriologica potenzialmente dannoso per la salute pubblica”